29/11/10

NOI, DONNE ITALIANE



Emma Bonino, Susanna Camusso, Laura Morante
Vieni via con me, 22/11/2010


Internazionale 874


Tutte

Se tutte le donne andassero a scuola. Se tutte le donne si laureassero. Se tutte le donne smettessero di guardare i programmi televisivi dove le donne sono svilite. Se tutte le donne non comprassero più i prodotti che fanno pubblicità usando il corpo delle donne. Se tutte le donne imparassero a usare i contraccettivi. Se tutte le donne denunciassero ogni violenza subita. Se tutte le donne votassero solo le donne. Se tutte le donne pretendessero dai mariti una divisione equa dei compiti familiari. Se tutte le donne lavorassero. Se tutte le donne che lavorano chiedessero di essere pagate di più. Se tutte le donne imparassero una lingua straniera. Se tutte le donne spiegassero alle figlie come funziona il loro corpo. Se tutte le donne insegnassero ai figli come si stira una camicia. Se tutte le donne imparassero a usare il computer. Se tutte le donne aiutassero le altre donne. Se tutte le donne si organizzassero. Se tutte le donne facessero sentire la loro voce. Se tutte le donne sapessero il potere che hanno.
Giovanni De Mauro
settimana [at] internazionale.it




Non è un paese per donne

Barbie Nadeau, Newsweek, Stati Uniti

[...] Ma l'Italia è decisamente indietro. È all'87∘ posto per quanto riguarda l'occupazione femminile, al 121∘ per la parità salariale, al 97∘ per la possibilità che hanno le donne di ricoprire incarichi al vertice. Per come tratta le sue donne, l'Italia è al 74∘ posto nella classifica mondiale, dopo la Colombia, il Perù e il Vietnam. Dal 2008, quando Berlusconi è tornato al governo, l'Italia ha perso sette posizioni. [...] Ma per Berlusconi l'idea di una forza lavoro femminile istruita è una barzelletta. Basta pensare che il premier ha nominato ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, un'ex show girl le cui foto in topless spiccano ancora sui calendari appesi nelle stanze di alcuni uffici in parlamento. [...]


L'articolo è uscito il 15 novembe 2010 con il titolo Italy's woman problem.




A questo punto che si fa?

Ci si deve vergognare in quanto italiane o in quanto donne?

...o più semplicemente in quanto complici di uno schifoso sistema?

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