23/01/11

+1


B
uon compleanno dedicaminiozi

LA SETTIMANA - Internazionale 881

Radar
Un giorno qualunque come sabato scorso, 15 gennaio 2011, uno dei più importanti quotidiani italiani conteneva nelle prime 27 pagine, quelle che comprendono la politica, gli esteri, la cronaca e la società, otto notizie in tutto. Una di politica (Ruby), una di economia (Fiat), una di esteri (la Tunisia), tre di cronaca (beatificazione di Wojtyla, malasanità a Palermo, immigrazione a Milano), due di società (guerra ai fannulloni, sacchetti di plastica). Punto. Otto notizie: il giorno prima, in Italia e nel mondo non era successo nient’altro di così importante da meritare di essere raccontato ai lettori. È solo un esempio, perché lo stesso discorso vale per tanti mezzi d’informazione, anche all’estero. La riduzione del numero di notizie, e con loro la riduzione del numero di foto, di immagini, di voci, è un processo legato alla spettacolarizzazione dell’attualità quotidiana ma anche ai tagli nei giornali, nelle agenzie, nelle televisioni.

I giornalisti rimasti inseguono tutti le stesse notizie, parlano solo delle stesse persone, raccontano sempre gli stessi paesi. Non che non siano importanti, ma sono diventati gli unici. Il resto del mondo è scomparso dal radar.
Giovanni De Mauro
settimana [at] internazionale.it

14/01/11

LA SETTIMANA - Internazionale 880

Astroturf

Quando siamo su internet, tutti abbiamo un’opinione su tutto. Chiara e netta. E abbiamo voglia di esprimerla. Paul Ford, giornalista americano, sostiene che la filosofia di internet può essere riassunta in una domanda: “Perché non mi avete consultato?”. Gli esseri umani, scrive Ford, hanno bisogno di essere consultati, coinvolti, di esercitare le loro competenze (e quindi il loro potere), e prima d’ora nessun mezzo di comunicazione era riuscito a soddisfare questo bisogno. Il rovescio della medaglia è quello descritto da George Monbiot, del Guardian: “Le discussioni in cui non ci sono interessi economici in ballo tendono a essere più civili di quelle in cui si parla di questioni dove le aziende possono guadagnare o perdere miliardi. Per esempio il cambiamento climatico, la sanità pubblica o l’evasione fiscale delle industrie. Queste discussioni sono spesso caratterizzate da incredibili livelli di violenza verbale”. Monbiot è arrivato alla conclusione che ci sono persone, probabilmente pagate, che su internet cercano di sabotare ogni dibattito civile intorno a temi considerati delicati. Per indicare questa tecnica c’è anche una parola, astroturf, dal nome di una marca di erba artificiale usata negli impianti sportivi. L’astroturfing è l’arte di fare sembrare spontaneo e naturale il consenso (o il dissenso) intorno a un’idea o a un prodotto.
Giovanni De Mauro
settimana [at] internazionale.it


09/01/11

La seconda domenica del mese






Irrequietezza.

Vorrei la bicicletta.

Vorrei tornare a un anno fa, mentre ascoltando questa musica, fotografavo strani alberi e tramonti valenciani mangiando una mela in spiaggia, guardando la mia bicicletta, chiudendomi la giacca di pelle blu per il vento, togliendomi i corti capelli dal viso.

Volevo un cane.

Ero sola e stavo bene. Mi sentivo sola e stavo male.

Che bella luce l’anno scorso... non come il grigiume di quest’anno che mi distrugge le budella e mi scombina l’umore. Detesto.

Adesso i capelli crescono e toccano le spalle; cresceranno ancora e per un po’ non li taglierò.

Ho voglia di viaggiare. Ho voglia di sentirmi straniera in un posto che diventerà mio per un po’ e che imparerà a riconoscermi.

Sistemo la mia camera. Guardo i miei libri. Bevo tisane. Sogno ad occhi aperti. Ancora, sempre più sogni, smanie, ambizioni. ...ma la differenza è così sottile che non capisco come incanalare i pensieri.... perché questo a scuola non te lo insegnano. Metodo nello studio...e nella vita come si fa??

Ecco il momento: come ci si organizza la vita??

La mia marmellata preferita è quella di fichi; ho iniziato a mangiarla solamente due anni fa.

Ultimamente mangio spesso la pizza con la mozzarella di bufala.

Vivrei di verdura e adoro il computer.

Sto vivendo senza sport, amore, sigarette, vodka tonic e sembrerà triste, ma non lo è affatto.

L’importante è finire più positivi di quando si iniziò.

Buon viaggio e buona vita!


-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-


Inquietud.

Querría una bicicleta.

Querría volver atrás hace un año, mientras escuchaba esta música, fotografiaba arboles raros y puestas de sol valencianos comiqndo una manzana en la playa, mirando mi bicicleta, cierrandome la chaqueta blu de piel por el viento, quitandome el corto pelo de la cara.

Quería un perro.

Estaba sola y estaba bien. Me sentía sola y estaba mal.

Que bonita la luz del año pasado... no como la canicie de este año que me destruye la tripa y me cambia el humor. Detesto.

Ahora el pelo crece y llega e los hombros; crecerá más y no lo cortaré por un tiempo.

Tengo ganas de viajar. Tengo ganas de sentirme extranjera en un lugar que será mio por un tiempo y que aprenderá a reconocerme.

Arreglo mi habitación. Miro mis libros. Bebo enfusiones. Sueño con los ojos abiertos. Aún más sueños, inquietud, ambición. ...pero la diferencia es tan subtil que no entiendo como canalizar los pensamientos... por que esto no te lo enseñan en la escuela. Método en el estudio... y en la vida como se hace?

Ahora el momento: como se organiza la vida??

Mi marmelada preferida es aquella de higos; he empezado a comerla solamente hace dos años.

Últimamante como a menudo la pizza con la mozzarella de bufala.

Viviría de verdura y adoro el ordenador.

Estoy viviendo sin deporte, amor, sigarros, vodka tonic y parecerá triste, pero no lo es para nada.

El importante es acabar más positivos de cuando se empezó.

Buen viaje y buena vida!

My third film

02/01/11

Buon 2011 Ci!


Mangiare meno dolci. Leggere almeno 5 libri che possiedo prima di comprarne altri 5. Andare al cinema ogni mese. Un bagno turco alla settimana. Più sport. Prendere il treno che mi prefiggo senza pensare che dopo ce ne sarà un altro che posso prendere. Ritardare la sveglia solo una volta. Dormire 7-8 ore a notte. Non mangiarmi le pellicine delle dita. Essere coerente. Iscrivermi al partito. Donare il sangue ogni 4 mesi. Andare a Londra a trovare Giugi lov! Laurearmi. Togliere le tonsille. Fotografare i miei nonni. Fotografare di più. Viaggiare di più. Fare gli gnocchi con la nonna e imparare come li fa. Andare a Milano a trovare mia cugina. Pensare meno e fare di più. Utilizzare le stoffe comprate. Continuare a parlare lo spagnolo. Dare una spolveratina all'inglese. Guardare film in inglese sottotitolati in inglese. Passare del tempo in UK o negli States. Continuare a sognare in spagnolo. Organizzarmi meglio. Vedere tanto i miei amici. Disegnare di più. Finire di dipingere la camera. Scrivere con costanza nel blog. Leggere Internzionale. Sperimentare. Innamorarmi.


Ecco i buoni propositi per il mio 2011.



Mitico Pennac!

"Sono vent'anni oggi, signore. Quasi un anniversario. Così viene voglia di raccontarlo a qualcuno... Ha un momento? Le dovrebbe interessare, visto che mi hanno detto che fa lo scrittore."
"..."
"No? Si? Ma comunque fa lo stesso, lei o un altro... Un caffè?"

"Come dicevo, era esattamente vent'anni fa. Ero di guardia al pronto soccorso della clinica universitaria Postel-Couperin. Era domenica ed eravamo nel pieno della classica frenesia notturna: incidenti domestici, infezioni eruttive, suicidi abortiti, aborti mancati, sbronze comatose, infarti, attacchi epilettici, embolie polmonari, coliche nefritiche, bambini bollenti come pentole, automobilisti in polpette, spacciatori fatti a colabrodo, barboni in cerca di alloggio, donne picchiate e mariti pentiti, adolescenti fumati, adolescenti catatonici... Insomma, la tipica domenica notte al pronto soccorso, e per giunta con la luna piena.
[...]