25/07/10

CUORE SACRO



"Ciascuno di noi possiede due cuori uno, il più razionale, eclissa l'altro che però irradia una luce nascosta un calore di cui nessuno può fare a meno è il cuore sacro."



regia di Ferzan Ozpetek


Irene Ravelli ha ereditato dal padre, noto imprenditore immobiliare, non solo le sue aziende, ma anche il talento per gli affari, che l'ha portata ad accrescere il patrimonio paterno, con l'aiuto della zia Eleonora, spesso usando logiche affaristiche prive di scrupoli. Ottenuto il dissequestro dell'antico Palazzetto di famiglia su cui lei vorrebbe speculare, Irene scopre che la stanza della madre Adriana, morta in circostanze misteriose quando lei era ancora piccola, è rimasta intatta come se la donna ci abitasse ancora. Il fantasma rimosso della madre e l'incontro con Benny, una bambina imprevedibile e sorprendente, generano in Irene un conflitto che è alla base di un grande cambiamento. Comincia così la storia di un percorso di scoperta di sé per cambiare, che rischia di trasformarsi in un viaggio nella 'follia' dell'altruismo e del bene, per raccontare in forme laiche il bisogno di spiritualità che si sente in questo momento in tutto il mondo e che spesso prende forme confuse di fanatismo, di esclusione dal contesto sociale, di speculazione politica.


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Guión de Ferzan Ozpetek


Irene Ravelli ha heredado del padre, conocido emprendedor de bienes inmuebles, no solamente sus empresas, sino también el talento para los negocios, que le ha llevado a acrecentar el patrimonio del paternal, con la ayuda de la tia Eleonora, a menudo utilizando logìstico comercial sin escrúpulos.
Obtenido desconfiscación del Palacio de familia sobre que ella querría escpecular, Irene descubre que la habitación de la madre Adriana, muerta en circustancias misteriosas cuando ella era pequeña aún, se ha quedado intacta como si la mujer viviese todavía ahí. El fantasma removido de la madre y el encuentro con Benny, una niña imprevisible y sorprendente, generano en Irene un conflicto que está a la base de un gran cambiamento. Empieza así la historia de un recorrido de descubrimiento de si misma para cambiar, que arriesga de transformarse en un viaje en la ‘locura’ del altruismo y del bien, por cuentar en formas laicas la necesidad de espiritualidad que se siente en esta momento en todo el mundo y que a menudo coje formas confusas de fanatismo, de esclusión del contexto social, de especulación politica.

24/07/10

LIFE IN A DAY


Oggi è il giorno scelto da YouTube, insieme a Ridley Scott e Kevin MacDonald, par celebrare il suo quinto compleanno con il progetto di un documentario realizzato interamente a partire da materiali prodotti dagli utenti. Potrà contribuire con video realizzati nell'arco di queste 24 ore a un fil che sarà assemblato per un'anteprima al Sundance 2011, quando andrà anche online. I filmati girati oggi dovranno essere inviati entro il 31 luglio. Il consiglio di MacDonald: "non pensate alla tecnica. Siate onesti."

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Hoy es el dìa elegido de YouTube, juntos a Ridley Scott e Kevin MacDonald, para celebrar su quinto cimpleaño con el proyecto de un documantal realizado enteramente a partir de los materiales producidos por los utentes. Podrá contribuir con videos realizados en estas 24 horas a una pelìcula que serà ensemblado para un pre estreno al Sundance 2011, cuando estará online también. Los videos grabados hoy deberán ser enviados hasta el 31 de julio. El consejo de MacDonald: "No pensad a la tecnica. Sed honesto."

19/07/10

Ricordo Paolo Borsellino

" Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola. "
Paolo Borsellino


Il 19 luglio 1992, dopo aver pranzato a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Paolo Borsellino si recò insieme alla sua scorta in via D'Amelio, dove viveva sua madre.

Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell'abitazione della madre con circa 100 kg di tritolo a bordo, esplose mentre il giudice stava per salire in casa, uccidendo oltre a Paolo Borsellino anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto fu Antonino Vullo, ferito mentre parcheggiava uno dei veicoli della scorta.

Antonino Caponnetto, che subito dopo la strage aveva detto, sconfortato, "Non c'è più speranza...", intervistato anni dopo da Gianni Minà ricordò che "Paolo aveva chiesto alla questura – già venti giorni prima dell'attentato – di disporre la rimozione dei veicoli nella zona antistante l'abitazione della madre. Ma la domanda era rimasta inevasa. Ancora oggi aspetto di sapere chi fosse il funzionario responsabile della sicurezza di Paolo, se si sia proceduto disciplinarmente nei suoi confronti e con quali conseguenze"