26/02/10

UN SABADO POR LA TARDES - UN SABATO POMERIGGIO



...y quando menos lo esperas... algo pasa!

No se por que, no entiendo este mecanismo, pero es así, siempre.

A lo mejor las intenciones tienen energias raras que se ponen en contacto con la energia cosmica la cual impide que pase justo lo que tu querrías.... es absurdo!

Es algo de energetico seguramente..... si no como se puede explicar?

Lo importante es ver a través del vidrio, de cualquier tipo, una ventana, una lente, una camara, lo que nos importa y intentar que nuestras energias se puedan sincronizar con lo que queremos ver.


...e quando meno te lo aspetti... succede!

Non so perché, non capisco questo meccanismo, però è così sempre.

Forse le intenzioni hanno strane energie che si mettono in contatto con l’energia cosmica la quale impedisce che succeda quello che vorresti... è assurdo!

È qualcosa di energetico sicuramente.... se no come si può spiegare?

L’importante è vedere attraverso il vetro, di qualsiasi tipo, una finestra, una lente, una macchina fotografica, quello che ci importa e tentare che le nostre energie si possano sincronizzare con quello che vogliamo vedere.




18/02/10

Manel - DONA ESTRANGERA



Bookmark and Share

OGGI -come vorrei- / HOY -como me gustaría-


A Arte Arte

B Baci Besos

C Crema chantilly Crema chantilly

D Dance Dance Dance [Libro de Murakami Haruki]

E Emozione Emoción

F Forcine Horquilla

G Ginocchia Rodillas

H Ho voglia di cappuccino Tengo ganas de cappuccino

J Jack Fruscinate e’ uscito dal gruppo [pelí]

K Kate Haring [pintor]

I Insonnia Insomnio

L Latte Leche

M Mercurio Mercurio

N Napoleone Napoleón

O Orto Huerto

P Parmigiana [Receta a base de berenjenas]

Q Quadretti colorati Cuadritos coloreados

R Roccia da scalare Roca da escalar

S Salmone affumicato Salmón cocido

T Tatuaggi Tatuajes

U Uva Uva

V Vertigini Vertigo

W Wall-e [Animación]

X Xilofono Xilófono

Y Yann Tiersen [músico]

Z Zorro Zorro


16/02/10

KITCHEN - BANANA YOSHIMOTO

Non c’e’ posto al mondo che io ami piu’ di una cucina.

Non importa dove si trov, com’e’ fatta: purche’ sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tanti strofinacci asciutti a puliti e le piastrelle bianche che scintillano.

Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono da morire.

Mi piacciono col pavimento disseminato di pezzettini di verdura, così sporche che la suola delle pantofole diventa subito nera, e grandi, di una grandezza esagerata. Con un frigo enorme pieno di provviste che basterebbero tranquillamente per un intero inverno, un frigo imponente, al cui grande sportello metallico potermi appoggiare. E se per caso alzo gli occhi dal fornello schizzato di grasso o dai coltelli un po’ arrugginiti, fuori le stelle che splendono tristi.

[...]



Bookmark and Share

11/02/10

“Ci sono solo due modi di vivere la propria vita: uno come se niente fosse un miracolo; l’altro come se tutto fosse un miracolo.”


Albert Einstein


"Hay solo dos maneras de vivir la propia vida:una como si nada fuese un milagro; la otra como di todo fuese un milagro."

Albert Einstein


Caltabellotta [AG],Sicilia
02.08.2009

10/02/10

BUONGIORNO! - BUENOS DIAS!

Addormentarsi. ☾

Dormire. ★

Dimenticarsi. ✄

Svegliarsi. ʘ

☀☼

wow!


ᴬᴭᴮᴯᴰᴱᴲᴳᴴᴵᴶᴷᴸᴹᴺᴻᴼᴽᴾᴿᵀᵁᵂ

☼ ☀ sono qui davvero allora??

Incontrarmi meravigliosamente nel posto in cui mi sono addormentata!

Certe volte questo mi sorprende, mi emoziona e sorrido stiracchiandomi felice.

BUONGIORNO MONDO!




Quedarse dormido. ☾

Dormir. ★

Olvidarse. ✄

Despertarse.ʘ

☀☼

wow!


ᴬᴭᴮᴯᴰᴱᴲᴳᴴᴵᴶᴷᴸᴹᴺᴻᴼᴽᴾᴿᵀᵁᵂ

☼ ☀ entonces estoy aquí en serio??

Encontrarme meravillosamente en el lugar donde me quedeé dormido.

Algunas veces ésto me surpriende, me emociona y sonrio estirandome feliz.

Buenos días mundo!

07/02/10

IL MEDICO DELL’ARCHITETTURA



Da quando ci sono urbanisti indottrinati e architetti standardizzati, le nostre case sono malate. Non si ammalano,sono già concepite e costruite come case malate.
Tolleriamo migliaia di questi edifici, privi di sentimento ed emozioni, dittatoriali, spietati, aggressivi, sacrileghi, piatti, sterili, disadorni, freddi, non romantici, anonimi, il vuoto assoluto. Danno l’illusione della funzionalità. Sono talmente deprimenti che si ammalano sia gli abitanti sia i passanti.
Basti pensare che, se 100 persone vivono in una casa, altre 10.000 vi passano davanti ogni giorno e queste ultime soffrono come gli inquilini, forse ancora di più, per il senso di depressione che emana dalla facciata di una casa sterile.
Gli ospedali sono malati. Le costruzioni uniformi simili a campi di concentramento e a caserme distruggono e appiattiscono quanto di più prezioso un giovane può apportare alla società:
 la creatività spontanea dell’individuo.
Gli architetti non possono risanare queste case malate,
 che rendono malati, altrimenti non le avrebbero costruite.
Si rende quindi necessaria una nuova professione: il medico dell’architettura.
Il medico dell’architettura non fa altro che ristabilire la dignità umana e armonizzare la creazione umana con la natura.
Non occorre radere tutto al suolo, basta apportare cambiamenti
in punti strategici, senza grande dispendio di energie o di denaro. È necessario riportare i corsi dei fiumi, precedentemente livellati, ai dislivelli originari, spezzare la sterile e piatta skyline,trasformare i tetti in una superficie discontinua
e ondulata, agevolare la crescita della vegetazione spontanea nelle fessure dei muri e dei marciapiedi, dove non arreca disturbo, modificare le finestre e arrotondare in modo irregolare angoli e spigoli.
Il medico dell’architettura è competente anche per operazioni chirurgiche più decisive, come la rimozione di muri
e l’installazione di torri e colonne. È sufficiente riconoscere il diritto della finestra, ricoprire di vegetazione il tetto, lasciar crescere l’edera, dare ospitalità agli
alberi-inquilini. Se si lasciano danzare le finestre, dando loro forme diverse
e introducendo quante più irregolarità possibili sulle facciate
e negli interni, la casa può guarire. La casa inizia a vivere. Ogni casa, per qunto brutta e malata, può guarire.
24 gennaio 1990
Friedensreich Hundertwasser
Desde cuando hay urbanistas indoctrinados y arquitectos standardizados, nuestras casas están enfermas. No se enferman,
ya están concebidas y construidas como casas enfermas. Toleramos mil de estos edificios, privados de sentimientos y emociones, dictatoriales, crueles, agresivas,
sacrílegos, planos, estériles, desornamentados, frios, no romanticos, anonimos, el vacío absoluto.
Dan la ilusión de la funcionalidad.
Son tan deprimentes que enferman sea los habitantes que
los pasajeros.
Basta pensar que, si 100 personas viven en una casa, otras 10.000, ahí pasan cada día y estas ultimas sufren como los inquilinos, a lo mejor aún más , por el sentido de depresión
que emana la fachada de una casa est
éril.
Los hospitales están enfermos. Las costrucciones uniformes parecidas a campos de concentración y a estaciones destruyen
y aplanan cuanto de más precioso un joven puede traer a
la sociedad: la creatividad espontánea del individuo. Los arquitectos no pueden sanar estas casas enfermas, que renden enfermos, si no, no le hubieran costruida. Es necesaria entonces una nueva profesión: el médico de la arquitectura.
El médico de la arquitectura restablece la dignidad humana
y armoniza la creación humana con la naturaleza.
No ocurre devastar, basta traer cambiamentos en puntos estratégicos, sin grande gasto de energias o de dinero.
Es necesario retraer los caminos de los rios, previamente nivelado, a los disniveles originario, romper el estéril y plano skyline, transformar los techos en una superficie discontinua
y ondulada, agilitar el crecimiento de la vegetación
espontánea en las hendiduras de los muros y de las aceras, donde no causa molestia, modificar las ventanas y redondear en manera irregular esquinas y rincones.
El médico de la arquitectura es competente también para las operaciónes quirúrgicas más decisivas, como la remoción de muros y la instalación de torres o columnas.
Es suficiente reconocer al derecho de la ventana, cubrir
de vegetación el techo, dejar crecer la hiedra, dar hospitalidad a los arbores-inquilinos. Si se dejan bailar las ventanas, dandoles formas diferentes y
introduciendo cuantas más irregularidad posibles en las fachadas y en los interiores, la casa puede curar. La casa empieza a vivir. Cada casa, por cuanto fea y enferma, puede sanar.
24 enero 1990
Friedensreich Hundertwasser

ACQUA/VERTIGINI/FOTO - AGUA/VḖRTIGO/FOTOS

L’acqua amplifica tutto.

Sento le vertigini, l’altitudine.

Sono in montagna, sulla Sagrada Familia o sto volando?

[Eppure i piedi poggiano sul “trencadís” bianco smagliante di Calatrava.]


Wow! - pausa - disconnessione


Riconnessione: mangio sensazioni; bevo aria fresca.


Giacca di pelle / cuore rosso / musica




/// Macchina fotografica ///


Guardare il mondo attraverso i miei 50 mm mi affascina,

mi sembra di essere risucchiata.

L’istante nel quale il mio occhio si appoggia alla Nikon il mio cervello si offusca, nero, come se si liberasse, come se si svuotasse per catturare poi il massimo, per lasciarsi guidare da quello che una composizione di lenti piu’ o meno luminose ti consentono di mettere a fuoco.

Mi sembra di prendere il mondo per parti, scomporlo per poi riunirlo, inzuppata del sentimento che il luogo mi lascia.


Bisognerebbe fotografare ogni luogo per poterlo vivere totalmente.

Fotograferó la mia casa, magari scopro qualcosa di nuovo!



El agua amplifica todo.

Siento vértigo, altitud.

Estoy en montaña, sobre la Sagrada Familia o estoy volando?

[Aunque los pies están sobre el trencadís blanco deslumbrante de Calatrava.]


Wow! - pausa - desconexión

reconexión: como sensaciones; bebo aire fresco.


Chaqueta de piel / corazon rojo / musica


/// Camera ///


Mirar el mundo a través de mis 50 mm me fascina,

me parece de ser aspirada.

El instante en lo cual mi ojo se apoya a la Nikon mi celebro se oscurece, negro, como si se liberara, como se si vaciara para después capturar el máximo, para dejarse conducir da lo que una composición de lentes más o menos luminosas te consenten de enfocar.

Me parece de coger el mundo por trozos, descomporlo para reunirlo después, empapado del sentimiento que el lugar me deja.


Se deberíamos fotografiar cada lugar para poderlo vivir totalmente.

Fotografaré mi casa, ojalá descubro algo nuevo!

non mi lasciano incorporare il video ufficiale... sorry!

no me dejan incorporar el video original... sorry!

06/02/10

REGNO DI FANTÁSIA



« "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.

"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. »


La storia infinita, Micheal Ende



« “Todo lo que ocurre, tu lo escribes”, dijo.

“Todo lo que escribo ocurre”, fue la contenstación. »


La historia infinita, Micheal Ende

01/02/10

CONVERSAZIONI TELEMATICHE - AMICI REALI

CONVERSACIÓN TELEMÁTICA - AMIGOS REALES



Ci sono delle persone che hanno trovato la chiave rossa del mio cuore, li’ sono entrati e, creatosi il loro nido, hanno deciso di restarci per sempre. E se fossero tenuti in gabbia dal loro stesso focolare? Non lo so e non lo voglio sapere. In ogni caso sono sicura che nella mia piccola casa rossa cuscinosa ci sono dei piccoli cuoricini, non molti, che vivono li’ e sono nutriti e idratati dal sentimento che il mio cuore mette a loro disposizione.

Sentire questi cuoricini parlare, fa battere il mio quarto chakra ancora piu’ forte, soprattutto se con loro ho condiviso emozioni per molto tempo. Cresciamo. Andiamo. Torniamo. Non torniamo. Non ci sono piu’ abbracci, non ci sono piu’ scorpacciate assieme, ma rimangono le risate dalle lacrime agli occhi, le emozioni che amplificano a dismisura le pulsazioni e il circolo del vitale liquido rosso nelle mie vene.

Io lo so, anche se sono molto giovane, che questi amici non li perdero’ mai, tanto quanto loro non perderanno mai mai me! Qualsiasi cosa succeda, che sia in Giappone, in Camerun o piu’ semplicemente in Spagna, quei cuoricini continuano a vivere nel mio cuscinone rosso!

Spero che siate felici qui dentro, io ce la metto tutta!




Hay personans que han encontrado la llave roja de mi corazon, ahí han entrado y, después de haber creado su nido, han elegido de quedarse por siempre. Y si hubieran tenido en jaula del mismo hogar? No lo sé y ni quiero saberlo. de todas maneras estoy segura que en mi pequeña casa roja almohadosa están pequeños corazoncitos, no muchos, que viven ahí y están nutrido y hidratados del sentimiento que mi corazon pone a su disposición.

Oyr estos corazoncitos hablar, hace batir mi cuarto chakra aún más fuerte, sobretodo si con ellos he compartido emociones por mucho tiempo. Crecimos. Vamos. Volvimos. No volvimos. No hay más abrazos, no hay más comidas juntos, pero quedan las risas con las lagrimas a los ojos, las emociones que amplifican muchisimo las pulsaciones y el círculo vital liquido rojo en mis venas. Yo lo sé , también si soy muy joven, que estos amigos nunca los perderé, tanto como ellos nunca perderán a mi! Cualquier cosa pase, que esté en Japon, en Camerun o más simplemente en España, aquellos corazoncitos siguen viviendo en mi almohada rojo! Espero que estéis felizes aquí dentro, yo haré lo maximo para que sea así!