07/02/10

IL MEDICO DELL’ARCHITETTURA



Da quando ci sono urbanisti indottrinati e architetti standardizzati, le nostre case sono malate. Non si ammalano,sono già concepite e costruite come case malate.
Tolleriamo migliaia di questi edifici, privi di sentimento ed emozioni, dittatoriali, spietati, aggressivi, sacrileghi, piatti, sterili, disadorni, freddi, non romantici, anonimi, il vuoto assoluto. Danno l’illusione della funzionalità. Sono talmente deprimenti che si ammalano sia gli abitanti sia i passanti.
Basti pensare che, se 100 persone vivono in una casa, altre 10.000 vi passano davanti ogni giorno e queste ultime soffrono come gli inquilini, forse ancora di più, per il senso di depressione che emana dalla facciata di una casa sterile.
Gli ospedali sono malati. Le costruzioni uniformi simili a campi di concentramento e a caserme distruggono e appiattiscono quanto di più prezioso un giovane può apportare alla società:
 la creatività spontanea dell’individuo.
Gli architetti non possono risanare queste case malate,
 che rendono malati, altrimenti non le avrebbero costruite.
Si rende quindi necessaria una nuova professione: il medico dell’architettura.
Il medico dell’architettura non fa altro che ristabilire la dignità umana e armonizzare la creazione umana con la natura.
Non occorre radere tutto al suolo, basta apportare cambiamenti
in punti strategici, senza grande dispendio di energie o di denaro. È necessario riportare i corsi dei fiumi, precedentemente livellati, ai dislivelli originari, spezzare la sterile e piatta skyline,trasformare i tetti in una superficie discontinua
e ondulata, agevolare la crescita della vegetazione spontanea nelle fessure dei muri e dei marciapiedi, dove non arreca disturbo, modificare le finestre e arrotondare in modo irregolare angoli e spigoli.
Il medico dell’architettura è competente anche per operazioni chirurgiche più decisive, come la rimozione di muri
e l’installazione di torri e colonne. È sufficiente riconoscere il diritto della finestra, ricoprire di vegetazione il tetto, lasciar crescere l’edera, dare ospitalità agli
alberi-inquilini. Se si lasciano danzare le finestre, dando loro forme diverse
e introducendo quante più irregolarità possibili sulle facciate
e negli interni, la casa può guarire. La casa inizia a vivere. Ogni casa, per qunto brutta e malata, può guarire.
24 gennaio 1990
Friedensreich Hundertwasser
Desde cuando hay urbanistas indoctrinados y arquitectos standardizados, nuestras casas están enfermas. No se enferman,
ya están concebidas y construidas como casas enfermas. Toleramos mil de estos edificios, privados de sentimientos y emociones, dictatoriales, crueles, agresivas,
sacrílegos, planos, estériles, desornamentados, frios, no romanticos, anonimos, el vacío absoluto.
Dan la ilusión de la funcionalidad.
Son tan deprimentes que enferman sea los habitantes que
los pasajeros.
Basta pensar que, si 100 personas viven en una casa, otras 10.000, ahí pasan cada día y estas ultimas sufren como los inquilinos, a lo mejor aún más , por el sentido de depresión
que emana la fachada de una casa est
éril.
Los hospitales están enfermos. Las costrucciones uniformes parecidas a campos de concentración y a estaciones destruyen
y aplanan cuanto de más precioso un joven puede traer a
la sociedad: la creatividad espontánea del individuo. Los arquitectos no pueden sanar estas casas enfermas, que renden enfermos, si no, no le hubieran costruida. Es necesaria entonces una nueva profesión: el médico de la arquitectura.
El médico de la arquitectura restablece la dignidad humana
y armoniza la creación humana con la naturaleza.
No ocurre devastar, basta traer cambiamentos en puntos estratégicos, sin grande gasto de energias o de dinero.
Es necesario retraer los caminos de los rios, previamente nivelado, a los disniveles originario, romper el estéril y plano skyline, transformar los techos en una superficie discontinua
y ondulada, agilitar el crecimiento de la vegetación
espontánea en las hendiduras de los muros y de las aceras, donde no causa molestia, modificar las ventanas y redondear en manera irregular esquinas y rincones.
El médico de la arquitectura es competente también para las operaciónes quirúrgicas más decisivas, como la remoción de muros y la instalación de torres o columnas.
Es suficiente reconocer al derecho de la ventana, cubrir
de vegetación el techo, dejar crecer la hiedra, dar hospitalidad a los arbores-inquilinos. Si se dejan bailar las ventanas, dandoles formas diferentes y
introduciendo cuantas más irregularidad posibles en las fachadas y en los interiores, la casa puede curar. La casa empieza a vivir. Cada casa, por cuanto fea y enferma, puede sanar.
24 enero 1990
Friedensreich Hundertwasser

1 commento:

  1. Me encanta!!
    Si, vivan los médicos de la arquitectura, los espontáneos, creativos e imaginativos que pongan tonos de color y formas locas a estos edificios basura. ;)

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